
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza riguardo all’illuminazione di emergenza negli edifici scolastici, evidenziandone le criticità. Diventa fondamentale effettuare verifiche periodiche all’impianto di emergenza, in modo da poter monitorare la corretta installazione della segnaletica e l’adeguato funzionamento.
L’illuminazione di emergenza è un termine generico utilizzato per indicare sia l’illuminazione di sicurezza, sia l’illuminazione di riserva. L’obbiettivo dell’illuminazione di sicurezza è consentire l’esodo sicuro da un luogo in caso di mancanza della normale alimentazione. Negli edifici scolastici, l’obbligatorietà dell’illuminazione di emergenza è sancita dal Ministero dell’interno in materia di prevenzione incendi, dal DM 26/8/1992.

Nelle scuole in cui il numero di persone non supera 100, il decreto richiede “il sicuro esodo delle persone” senza ulteriori indicazioni. Per le scuole con più di 100 persone il decreto richiede un’illuminazione di sicurezza non inferiore a 5 lux (unità di misura per l’illuminamento) nei passaggi, nelle uscite e nei percorsi delle vie di esodo. Inoltre, viene richiesta un’autonomia di almeno 30 minuti.
Nelle aule va installato il segnale luminoso di uscita di sicurezza sulla porta, questo viene ritenuto più che sufficiente per evitare che l’aula piombi nel buio e permettere agli occupanti di imboccare l’uscita di sicurezza, in alternativa si può installare un cartello non luminoso ed illuminarlo con un apparecchio d’emergenza.
Se all’interno della scuola sono presenti laboratori, devono essere applicate in questi locali le regole per i luoghi di lavoro (Dlgs 81/08). Nelle scuole deve essere anche previsto un sistema di evacuazione sonoro, per avvertire alunni e personale in caso di emergenza, il quale deve funzionare anche in mancanza di alimentazione ordinaria. Fino a 500 persone il sistema può essere costituito dallo stesso impianto a campanelli della scuola, oltre è richiesto un impianto ad altoparlanti. La sorgente di alimentazione dell’impianto centralizzato di illuminazione e sicurezza può anche alimentare l’impianto di allarme o diffusione sonora.
Vista la presenza considerevole di studenti e personale all’interno dell’edificio scolastico, i locali sono classificati come ambienti a maggior rischio in caso d’incendio per l’elevata densità di affollamento o per l’elevato tempo di sfollamento in caso di incendio, saranno quindi applicate le prescrizioni particolari della norma CEI 64-8 paragrafo 751.
Ogni quanto va fatta una verifica?
La norma UNI11222 prevede le seguenti verifiche periodiche relative all’illuminazione di sicurezza:
- Verifica di funzionamento: ogni sei mesi;
- Verifica generale e dell’autonomia: ogni anno.
È buona abitudine commisurare la frequenza delle verifiche in base al danno probabile conseguente al mancato funzionamento dell’illuminazione di sicurezza. Tali verifiche devono essere effettuate su ogni apparecchio registrandone i risultati per eventuali controlli delle autorità competenti.
ILLUMINAZIONE PER L’ESODO

Al fine di garantire il corretto esodo è necessario illuminare e segnalare le vie di fuga, si deve quindi permettere alle persone presenti in una determinata area di individuare le uscite di sicurezza e di percorrere agevolmente le vie di esodo, potendo individuare facilmente le postazioni di pronto soccorso e antincendio.
Le vie di esodo terminano in un luogo sicuro ovvero un compartimento antincendio separato da altri compartimenti mediante spazio scoperto o filtri a prova di fumo.
Segnalazione
Per segnalare le vie di fuga vengono impiegati cartelli luminosi e non, i primi costituiscono un vero e proprio apparecchio di illuminazione con la propria sorgente luminosa, mentre i cartelli non luminosi dovranno essere visibili grazie all’illuminazione di sicurezza.
Illuminazione antipanico
L’illuminazione di sicurezza antipanico deve permettere alle persone di raggiungere agevolmente le uscite di sicurezza, in mancanza di illuminazione ordinaria, senza che si diffonda il panico. Viene utilizzata nelle aree estese dove le persone sono numerose e le vie di esodo sono indefinite.
Illuminazione nelle attività ad alto rischio
Viene prevista nei locali dove si svolgono attività tali per cui in caso di mancanza dell’illuminazione ordinaria si può verificare un pericolo per le persone.
Queste zone devono essere individuate nell’ambito dell’analisi dei rischi che il datore di lavoro deve condurre
Indipendenza dai circuiti ordinari
Secondo la norma i circuiti di alimentazione dei servizi di sicurezza devono essere indipendenti dagli altri circuiti. Tutto questo entro certi limiti, inoltre se un circuito di sicurezza è costituito da cavi resistenti al fuoco per costruzione, non si pone il problema della sua indipendenza da altri circuiti.